Osservatorio AGID: Agenzia per l’Italia Digitale


Osservatorio di Alfonso Contaldo

con Flaviano Peluso

All’interno del quadro normativo dell’Agenda Digitale Italiana (ADI) s’inserisce l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), istituita dal Governo con gli artt. 19, 20, 21 e 22 decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 e sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero del Ministro da lui delegato. Tale unico organismo ha il compito di razionalizzare le funzioni in materia di innovazione tecnologica e di digitalizzazione della Pubbliche Amministrazioni, applicandosi le disposizioni generali relative alle agenzie governative di cui agli artt. 8 e 9 d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300.
L’art. 19, comma 2, del D.L. n. 82 del 2012, nel pieno riconoscimento dell’autonomia organizzativa, tecnico-operativa e gestionale all’Agenzia, individua nella trasparenza e nella economicità i principi cui tale struttura opera nello svolgimento della sua attività determinando, inoltre, gli obiettivi cui essa deve improntare il suo operato: efficacia, efficienza, imparzialità, semplificazione ed infine partecipazione dei cittadini e delle imprese nella realizzazione degli obiettivi dell’ADI. L’AgID, difatti, si prefigge il compito di realizzare gli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, in coerenza con gli indirizzi elaborati dalla Cabina di regia di cui all’art. 47 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, e con l’Agenda digitale europea (articolo 20, comma 1, Dl. 22 giugno 2012, n. 83).
L’ agenzia governativa, assicurando il coordinamento informatico dell’amministrazione statale, regionale e locale, in attuazione dell’art. 117, secondo comma, lettera r), della Costituzione, si sostituisce alle funzioni di coordinamento di indirizzo e di regolazione affidate ai precedenti DigitPA , all’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, al Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché alle funzioni svolte dall’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione in materia di sicurezza delle reti. Di fatto, tale Agenzia è divenuta la struttura centrale nella pubblica amministrazione per l’attuazione dell’ADI, costituendo l’autorità di riferimento nazionale nell’ambito dell’Unione Europea e internazionale.
In particolare, al comma 3 dell’art. 20 vengono definite le funzioni dell’Agenzia per l’Italia Digitale nei confronti delle pubbliche amministrazioni che consistono nella diffusione delle tecnologie digitali e nella razionalizzazione della spesa pubblica.
Inoltre, l’Agenzia persegue i seguenti obiettivi:

a) contribuisce alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, allo scopo di favorire l’innovazione e la crescita economica;

b) detta indirizzi, regole tecniche e linee guida in materia di sicurezza informatica e di omogeneità dei linguaggi, delle procedure e degli standard, anche di tipo aperto;

c) assicura l’omogeneità, mediante il necessario coordinamento tecnico, dei sistemi informativi pubblici destinati ad erogare servizi ai cittadini ed alle imprese, garantendo livelli uniformi di qualità’ e fruibilità sul territorio nazionale, nonché la piena integrazione a livello europeo;

d) supporta e diffonde le iniziative in materia di digitalizzazione dei flussi documentali delle amministrazioni, al fine di dare piena ed effettiva attuazione al diritto all’uso delle tecnologie, previsto dall’art. 3 CAD, di cui al d. lgs. 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni;

e) vigila sulla qualità dei servizi e sulla razionalizzazione della spesa in materia informatica;

f) promuove e diffonde le iniziative di alfabetizzazione informatica rivolte ai cittadini, nonché di formazione e addestramento professionale destinate ai pubblici dipendenti; g) effettua il monitoraggio dell’attuazione dei piani di Information and Communication Technology (ICT) delle pubbliche amministrazioni;

h) svolge attività di progettazione e coordinamento delle iniziative strategiche e di preminente interesse nazionale per la più efficace erogazione di servizi in rete della pubblica amministrazione a cittadini e imprese;

i) costituisce autorità di riferimento nazionale nell’ambito dell’Unione europea e internazionale;

l) adotta indirizzi e formula pareri facoltativi alle amministrazioni sulla congruità tecnica ed economica dei contratti relativi all’acquisizione di beni e servizi informatici e telematici;

m) promuove, anche a richiesta di una delle amministrazioni interessate, protocolli di intesa e accordi istituzionali finalizzati alla creazione di strutture tecniche condivise per aree omogenee o per aree geografiche.

L’Osservatorio si propone pertanto di mappare i provvedimenti normativi e le linee guide dell’Agenzia, nonché la giurisprudenza amministrativa al riguardo, così da poi analizzare criticamente le modalità di sviluppo della gestione informatica nella pubblica amministrazione, e le ricadute informatico-organizzative. Si vuole, su tale ambito, fornire agli operatori del diritto una bussola quanto mai necessaria in un panorama legislativo e giurisprudenziale in continua evoluzione.