Sui limiti all’espansione del riconoscimento facciale

di Carmen Iorio
Con un recente provvedimento, la Commissione per la tutela dei dati personali di Amburgo ha sanzionato i comportamenti di un’azienda americana che, attraverso l’utilizzo di database, contenenti immagini e foto raccolte online, svolge attività di riconoscimento facciale e identificazione delle persone. Ebbene, tale strumento risulta utile principalmente per le forze dell’ordine operanti nel settore della repressione della criminalità e della sicurezza pubblica, ma deve fare i “conti” con il sistema normativo europeo, ben attento alla tutela dei diritti della persona, anche nella loro declinazione di tutela della privacy. In particolare, nel caso de quo, l’autorità tedesca parte. . .