Osservatorio sulle Legal-Tech


Osservatorio di Giuseppe Vaciago

Negli ultimi anni a livello mondiale il mercato delle legal-tech è cresciuto esponenzialmente. Il totale degli investimenti è stato tra il 2012 e il 2017 di 2,15 miliardi di dollari. La sproporzione tra Stati Uniti e resto del mondo è netta: negli Stati Uniti sono stati investiti 2 miliardi di dollari, in Europa 93, mentre in Canada 30. Interessante notare, invece, che nel solo stato di Israele l’investimento è stato pari 12 milioni.

A livello italiano, il settore del legal-tech è ancora praticamente inesistente: ad oggi sono solo 8 le società iscritte nel registro delle start up innovative delle Camere di Commercio, a differenza del Regno Unito dove sono già 59. È, in ogni caso, evidente che il mercato europeo non ha ancora recepito le potenzialità di questi servizi a differenza di quello americano, dove il sistema giuridico (common law) e le maggiori potenzialità economiche del settore legale hanno permesso una crescita più repentina.

Le società presenti nel mercato legal-tech offrono diversi servizi sia alle imprese che agli studi legali. L’Università di Stanford in California, con il progetto CodeX ha provato a dividerle in nove categorie:

  1. Marketplace;
  2. Document Automation;
  3. Practice Management;
  4. Legal Research;
  5. Legal Education;
  6. Online Dispute Resolution;
  7. E-Discovery;
  8. Analytics;
  9. Compliance.

Allo stato la gran parte di queste Società si occupa di fornire servizi di Document Automation, Marketplace e Practice management, ma stanno sicuramente crescendo anche quelle che offrono servizi di Compliance, Analytics e Legal Research.

Alla luce di questa sintetica analisi del mercato di riferimento, l’obiettivo della presentazione è quello di evidenziare le principali criticità, ma anche le indubbie opportunità che potrebbero derivare dall’introduzione di questi nuovi servizi nel settore legale.