L’aggiornamento del Piano triennale dell’informatica pubblica

di Alfonso Contaldo

Il Piano triennale dell’informatica pubblica 2024/2026 ha avuto il suo aggiornamento. La trasformazione digitale è diventata un punto fondamentale per l’efficienza della Pubblica Amministrazione italiana e con l’evoluzione normativa e tecnologica in continua accelerazione, strumenti strategici come il Piano Triennale assumono un ruolo sempre più centrale. Come per le edizioni precedenti, il Piano aggiornato nel 2025  non si limita a fornire linee guida, ma rappresenta un vero e proprio strumento operativo che consente alle amministrazioni di adottare soluzioni tecnologiche innovative e migliorare i servizi digitali per cittadini e imprese. Vi è stato un percorso di confronto e condivisione con i soggetti istituzionali appartenenti al Tavolo di concertazione permanente presso Agid, che ha permesso di individuare nuove proposte pertinenti ed innovative. La struttura ricalca, quindi, quella presente nell’edizione precedente: una prima parte relativa alle “componenti strategiche per la trasformazione digitale”, in cui si pone l’accento sull’importanza della collaborazione tra le amministrazioni per raggiungere gli obiettivi di trasformazione digitale, una seconda parte inerente le “componenti tecnologiche” e una terza parte dedicata agli “strumenti” che le amministrazioni possono prendere a riferimento come modelli di supporto, esempi di buone pratiche e check-list per pianificare i propri interventi. Il nuovo aggiornamento ribadisce la centralità del ruolo del Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD), quale figura chiave per favorire la condivisione di informazioni e di strumenti di lavoro all’interno del singolo Ente e per diffondere iniziative e aggiornamenti di interesse, volti a facilitare le attività di semplificazione e digitalizzazione tra le Amministrazioni. È inoltre importante evidenziare che nell’attuale versione del Piano triennale sono presenti tre strumenti (n. 2, n. 6 e n. 7) che descrivono buone prassi e modelli operativi per la nomina e la gestione “condivisa” del RTD e delle funzioni ad esso attribuite dalla normativa di settore.