La Corte di Giustizia europea sancisce una nuova interpretazione di “danno immateriale” per violazione del GDPR.

di Francesco Sibilla e Giovanni Di Stefano
La sentenza resa nel dicembre 2023 che decide la causa C-340/21 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea risolve importanti questioni per ciò che riguarda il problema del “Data breach”. Ciò che più rileva è l’accertamento della possibilità di qualificare come “danno immateriale”, ai sensi dell’articolo 82 del GDPR, il mero timore circa i potenziali usi abusivi svolti dai terzi  riguardo i propri dati personali. Per quanto concerne la sentenza, nei fatti di causa viene indicato che il 15 luglio 2019 i media hanno rivelato che la NAP, autorità collegata al Ministro delle Finanze bulgaro, aveva subito un accesso non autorizzato al proprio sistema informatico e che, cons. . .