Direttiva Copyright e riequilibrio del mercato di internet: è questa la strada migliore?

di Giovanni Maria Riccio
Esistono leggi, ontologicamente, buone o cattive? A leggere le cronache che hanno fatto seguito all’approvazione della direttiva sul copyright, sembrerebbe di sì. L’editoria, con un blocco granitico, ha salutato la nuova normativa come la panacea di ogni problema del giornalismo; analoghi toni trionfalistici sono stati espressi anche dall’industria creativa. La direttiva approvata è caratterizzata dall’essere un patchwork, dove le norme sono slegate le une dalle altre e rispondono a esigenze emergenziali, più che a un disegno unitario: si spazia, così, dal data mining alla tutela del patrimonio culturale; dall’utilizzo delle opere fuori commercio agli obblighi di trasparenza ne. . .