Osservatorio di Digital evidence nel procedimento penale


Osservatorio di Luca Lupària

con Marco Pittiruti

L’impiego della tecnologia nel processo penale per l’accertamento di fatti di reato rappresenta un dato oramai noto: dai nuovi ambiti scientifici si attinge al fine di creare nuove tipologie di prova e nuovi strumenti investigativi. Ma nessun settore appare tanto fecondo quanto quello digitale.

Il crescente utilizzo, nell’era moderna, di strumentazione informatica e telematica per la trasmissione, ricezione ed elaborazione delle informazioni ha comportato che, mediante tali apparati, si veicoli quotidianamente una mole enorme di dati, molti dei quali di sicuro interesse ai fini processuali. Di qui, l’ineludibile esigenza, per gli organi investigativi, di ricercare elementi di prova tra i dati ivi contenuti e, quale corollario, la necessaria attenzione degli operatori del diritto agli sconvolgimenti provocati dall’incontro tra digital evidence e processo penale.

Il campo delle scienze informatiche e telematiche applicate al processo penale costituisce angolo visuale privilegiato per fornire risposta all’interrogativo, di prepotente attualità, se l’interazione fra processo e scienza abbia mutato il sapere giuridico processuale, oltre che dal punto di vista quantitativo, anche sotto il profilo qualitativo. Vale a dire, se, per un verso, possa dirsi cambiato il diritto delle prove penali, nonché, per altro verso, sia mutato il metodo investigativo e, con esso, l’epistemologia processuale.

L’impiego di tecnologie informatiche e telematiche nel processo penale è ancora lontano da approdi definitivi. L’impiego di conoscenze sempre nuove a fini probatori costantemente mette in discussione istituti consolidati, mutandone le coordinate. Basti pensare a quanto registrato proprio con riguardo all’impiego – neppure preconizzabile sino a qualche anno fa – di malware a fini investigativi, che pone a serio rischio l’equilibrio faticosamente raggiunto dal legislatore tra le antitetiche esigenze di accertamento dei reati, da un lato, e di tutela dell’imputato, dall’altro lato.

L’osservatorio si propone dunque di mappare provvedimenti normativi, sentenze di merito o legittimità e orientamenti dottrinali in materia, così da poi analizzare criticamente le modalità di intreccio tra informatica forense, istituti probatori e garanzie del processo penale. Si vuole, per tale via, fornire agli operatori del diritto una bussola quanto mai necessaria in un panorama legislativo e giurisprudenziale in continua evoluzione.