Contenuti dei profili social e conversazioni in chat private del dipendente ricevuti da terzi segnalanti: sono utilizzabili dal datore di lavoro per giustificare un licenziamento?

di Simona Lanna e Lapo Lucani
Con il provvedimento n. 288/2025 pubblicato il 25 giugno scorso, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (“Garante” o “Autorità”) ha irrogato una sanzione di 420 mila euro nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.a. (“Autostrade” o “ASPI”) per aver trattato in modo illecito i dati personali di una dipendente, poi utilizzati per giustificarne il licenziamento.  L’inquadramento della vicenda Prima di analizzare la fattispecie oggetto del provvedimento, bisogna preliminarmente ricordare come il datore di lavoro possa trattare i dati personali dei propri dipendenti, anche relativi alle cd. “categorie particolari”, se ciò è necessario per adempiere un obbli. . .