ChatGPT di nuovo disponibile in Italia

di Bruno Tassone - Antonio Russo

Dopo il blocco voluto dal Garante per la protezione dei dati personali, OpenAI ha potuto riattivare il proprio chatbot dopo aver ottemperato agli obblighi imposti dal Garante Privacy, potendo così mantenere la propria leadership nella corsa all’intelligenza artificiale generativa.

In specie, OpenAI ha adottato diverse misure per garantire il rispetto delle norme in materia di protezione dei dati personali, fra le quali la pubblicazione di un’informativa che spiega in dettaglio le modalità di utilizzo dei dati per l’addestramento degli algoritmi.

Inoltre, OpenAI ha concesso il diritto di opporsi al trattamento dei dati personali utilizzando un modulo online facilmente accessibile e consentendo agli utenti di escludere le conversazioni dal training dell’IA.

Infine, per la tutela dei minori ha introdotto – per gli utenti registrati – un rinvio che consente di dichiarare la propria maggiore età o di essere ultratredicenni, le qual caso per iscriversi occorre il consenso dei genitori.

Per i soggetti non registrati, invece, è richiesta la data di nascita nella maschera di registrazione e la stessa viene bloccata per coloro che hanno una età inferiore ai tredici anni.

OpenAi ha dichiarato che continuerà a lavorare per migliorare la protezione dei dati degli utenti rafforzando il sistema di verifica dell’età degli utilizzatori nonché realizzando campagne di comunicazione sulle novità in materia di privacy e utilizzo di dati sensibili.