La vendita “on line” di moneta virtuale “bitcoin” pubblicizzata quale forma di investimento per i risparmiatori è attività soggetta agli adempimenti previsti dalla normativa in materia di strumenti finanziari [Corte di Cassazione, sezione II penale, 25 settembre 2020, n. 26807]

di Mario Arbotti
Corte di Cassazione, sezione II penale, 25 settembre 2020, n. 26807 Sommario: 1. La Corte si pronuncia su un’annosa questione. – 2. Incertezza qualificatoria del Bitcoin: mezzo di pagamento o prodotto finanziario? – 3. La decisione della Corte e la valorizzazione della natura funzionalistica della criptovaluta. La Corte si pronuncia su un’annosa questione. Con la sentenza 26807 del 17 Settembre 2020 la Corte di Cassazione, nell’ambito di un procedimento cautelare, ha avuto modo di pronunciarsi sull’annosa questione concernente la natura giuridica del Bitcoin, dalla cui definizione derivano una serie notevole di effetti per l’ordinamento penale e per la pletora di soggetti opera. . .