Disattivazione dell’account Facebook legittima, invero doverosa per il provider, se l’utente incita all’odio. Il révirement del giudice capitolino [Tribunale di Roma 23 febbraio 2020]

di Marcello Stella
@@@ un commento più esaustivo sarà pubblicato nel fascicolo 2 2020 della Rivista cartacea *** Dopo le pronunce cautelari, negli esiti antitetiche, di Trib. Roma, sez. spec., ord. 12 dicembre 2019, n. 59264 e Trib. Siena, sez. unica civ., 19 gennaio 2020 (di prossima pubblicazione in questa Rivista con commento di M. Stella), ancora un nuovo caso di disattivazione di accounts Facebook, unilateralmente disposta dalla società (irlandese) fornitrice del servizio di social media, questa volta ai danni di alcuni esponenti della associazione partitica italiana F.N., e tosto seguita dalle domande cautelari anticipatorie ex art. 700 c.p.c. per ottenere la riattivazione immediata, ope iudicis, degl. . .