Insussistenza ed inoffensività del reato di Trattamento illecito di dati personali, nel caso di assenza di nocumento per il soggetto passivo [Cass. pen., sez. III, 10 ottobre 2019 n. 41604]

di Pasqualino Silvestre
Il reato di “trattamento illecito dei dati personali” (art. 167 in relazione all’art. 130 del d.lgs. n. 196 del 2003, oggi riformato dal d.lgs. n. 101 del 10 agosto 2018 – art. 15, comma 1, lett. b), è insussistente qualora la condotta dell’agente non abbia arrecato concreto nocumento al soggetto passivo titolare dei dati personali. Principio cosi massimato dalla stessa Cassazione: “Nell’attuale sistema informativo e commerciale, “nocumento” non può essere il solo disagio di dover cancellare pochi e occasionali messaggi non desiderati, richiedendosi, al fine di attribuire rilevanza penale al fatto, un quid pluris, consistente in un pregiudizio effettivo, che si riveli. . .