Uber lancia la scatola nera 2.0 per le corse a bordo

di Giuseppe Vaciago
Uber vuole cambiare marcia. Dopo alcuni episodi critici in termini di sicurezza a bordo (su tutti, lo scandalo dei guidatori accusati di molestie sessuali), ora la società di car pooling pensa a registrare le conversazioni tramite gli smartphone degli utenti, e inviarle direttamente alla piattaforma nei casi in cui vi sia la percezione di una corsa non sicura. Già in precedenza Uber aveva sperimentato altri tipi di strumenti, come la funzionalità RideCheck che serviva per prestare soccorso in caso di emergenza. Altrove, sulla falsa riga della misura che va introducendosi, l’analoga società cinese Didi Chuxing ha previsto la possibilità di registrare via audio cosa accade sui mezzi, do. . .