La casella di posta aziendale può essere oggetto di verifica [Tribunale di Roma 26 marzo 2019]

di Rocchina Staiano
Il lavoratore, con qualifica di vicecaposervizio, impugnava il licenziamento comminatogli per motivi disciplinari, chiedendo di annullare il licenziamento. Si costituiva in giudizio la società sostenendo la correttezza del proprio operato, in quanto i comportamenti richiamati nella lettera introduttiva del procedimento disciplinare erano di tre tipologie: a) attività volte a facilitare il lavoro in diretta concorrenza con la datrice di lavoro; b) divulgazione di notizie riservate sull’organizzazione aziendale e giudizi negativi espressi sulla datrice di lavoro; c) sfoghi denigratori. Per tali contestazioni il datore di lavoro aveva utilizzato le email aziendali del lavoratore e non q. . .