Screenshots e inutilizzabilità: la Cassazione ribadisce la natura di corrispondenza dei messaggi WhatsApp (Cass. Pen., Sez. IV, sent. n. 31878/2025)

di Stefano Aterno e Monica Dassisti
Con la sentenza n. 31878 depositata il 24 settembre 2025, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla corretta modalità di acquisizione dei messaggi conservati nella memoria di un dispositivo elettronico, offrendo importanti chiarimenti in merito al regime probatorio di tali comunicazioni. Il caso riguardava l’arresto di un presunto spacciatore, nei cui confronti gli operatori di Polizia giudiziaria, senza preventiva autorizzazione dell’Autorità giudiziaria, avevano estratto e acquisito tramite screenshot alcune conversazioni Whatsapp presenti sul suo cellulare. Tali elementi di prova venivano acquisiti quali prova documentale, secondo le modalità stabilite dall’art. 234 c.p.p, n. . .