CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UE: LA VIOLAZIONE DEL GDPR PUÒ INTEGRARE UN ATTO DI CONCORRENZA SLEALE?

di Rossella Bucca e Alice Dal Bello
Sembra che la Corte abbia risposto affermativamente a tale quesito. Con la sentenza dello scorso 4 ottobre, i giudici hanno stabilito che gli Stati membri possono prevedere che la violazione delle norme in tema di dati personali sia contestabile in giudizio come pratica commerciale sleale – quindi vietata – da parte dei concorrenti dei presunti autori. La Corte ha, dunque, interpretato il Regolamento (UE) 2016/679 (“GDPR” o “Regolamento”) – e precisamente il Capo VIII – come insieme di norme che, oltre a consentire agli interessati di ricorrere per la corretta applicazione della normativa, non osta ad una normativa nazionale che attribuisce ai concorrenti dei presunti autor. . .