Logica umana e applicazioni della razionalità artificiale. Intervista sulla relazione presentata agli Stati Generali del Diritto di Internet e della Intelligenza Artificiale, sotto la direzione dei proff.ri Cassano e Di Ciommo, in Luiss, a

di Angelo Costanzo

Angelo Costanzo, laureato in giurisprudenza e in filosofia della scienza. Ha operato in tutti i settori della magistratura giudicante, anche con funzioni direttive.

Attualmente è consigliere della Corte di cassazione di cui presiede ordinariamente collegi penali. È autore di numerosi articoli e monografie, oltre che in diversi settori del diritto positivo, sulla logica giuridica. Abilitato come Professore ordinario di filosofia del diritto, tiene corsi universitari di Filosofia del diritto, di Macchine intelligenti e diritto e lezioni di diritto penale e argomentazione giuridica nelle Scuole di Specializzazione per le Professioni legali.

Da decenni opera nella formazione dei magistrati, come relatore nei corsi della Scuola Superiore della Magistratura, della quale attualmente è referente per l’area penale nella Corte di cassazione, e coordinatore dei tirocini presso gli Uffici giudiziari.

Il Prof. Angelo Costanzo

L’ars distinguendi emerge come un’arte fondamentale per evitare errori interpretativi nel diritto. Quali sono, secondo Lei, i casi o gli ambiti più significativi in cui questa capacità si rivela indispensabile?

L’ars distinguendi è legata alla naturale attitudine della mente a osservare le somiglianze e, al contempo, a cogliere le differenze. Vale in tutti i campi del sapere e si affina con l’esperienza.

Nel diritto è indispensabile per cogliere la specificità dei casi, evitando gli errori che derivano dal trattare allo stesso modo situazioni diverse.

Serve, in particolare, per risolvere incompatibilità fra dati normativi, per trovare una eccezione a una massima di comune esperienza, per affinare un precedente ragionamento.

La ricerca di ragioni per accantonare una somiglianza e tramutarla in una diversità rilevante può dipendere dai diversi livelli di analisi: due oggetti possono apparire simili a un dato livello ma a un altro possono differire. L’albero di Porfirio (quello delle ramificazioni concettuali) può variamente svilupparsi e in modi diversi ci si può arrampicare e appollaiare sui suoi rami.

La molla intellettiva che porta a associare o dissociare le nozioni è attivata da una opzione interna alla psicologia e alla formazione culturale.

Può anche accrescere inizialmente l’incertezza del diritto − perché solleva nuovi problemi rivelando complessità inattese − ma, infine, giova alla Giustizia.

Il serbatoio di informazioni e di nessi che fornisce la materia necessaria all’esercizio dell’ars distinguendi sta nel preconscio, depositario di miriadi di dati fra loro correlati che defluiscono nel transito verso la elaborazione di un ragionamento espresso con un discorso.

Questo passaggio è indispensabile per la comunicazione e, per altro verso, una parte dei dati può riemergere nella interazione con le menti di altri soggetti, tanto più se questi sostengono posizioni di segno contrario.

In effetti, argomentando intorno a un tema possono evocarsi e variamente intrecciarsi molteplici relazioni logiche fra i dati che collegano i vertici di strutture complesse, incorporanti miriadi di associazioni latenti che possono riemergere espressamente o inserirsi surrettiziamente nel discorso manifesto.

In definitiva, la forza persuasiva di una argomentazione è influenzata dal combinarsi fra la logica dell’identità (che regge i ragionamenti fondati su inferenze deduttive) e la logica della somiglianza (che regge l’analogia, i ragionamenti fondati sulle inferenze induttive e l’abduzione come fonte di indizi).

Questa combinazione è efficace se rispetta un canone fondamentale: la cogenza logica ha (se riconosciuta) un’efficacia persuasiva in sé, alla quale può aggiungersi, ma non può validamente sostituirsi, la forza (psicagogena) delle varie forme di associazioni fra i dati.

 

Nel Suo intervento, ha evidenziato i limiti della logica computazionale e dei sistemi esperti nell’applicazione al diritto. Quali sono le principali conseguenze di queste limitazioni sul processo decisionale giuridico?

segue …